Schianto contro autobus a Carpi: muore un motociclista di 45 anni di Novi

Un tragico incidente stradale ha scosso Carpi nella tarda mattinata di oggi, sabato 28 settembre. Poco prima delle 12:30, in via Marx all'incrocio con via Svoto Cattania, un motociclista di 45 anni ha perso la vita in uno scontro con un autobus della linea urbana Arianna di Seta. La vittima è Cristian Iacono, originario di Rosarno e residente a Novi di Modena.

Nonostante l'intervento tempestivo dei soccorritori del 118 e l'arrivo dell'elicottero da Bologna, l'uomo è deceduto a causa delle gravi ferite riportate nell'impatto. Le condizioni disperate di Iacono hanno reso vani i tentativi di rianimazione sul posto.

Gli agenti della polizia locale delle Terre d'Argine hanno subito avviato i rilievi per chiarire l'esatta dinamica dell’incidente. Il tratto di strada interessato è stato chiuso al traffico per alcune ore per permettere le operazioni di soccorso e la raccolta di prove, prima di essere riaperto.

Cominutcato di Seta

In seguito all'incidente, Seta ha diffuso una nota ufficiale, confermando l'accaduto. L'autobus coinvolto, appartenente alla linea urbana Rossa di Carpi, proveniva dal centro città e stava percorrendo via Carlo Marx in direzione della S.P.413. Lo scontro è avvenuto mentre il mezzo si dirigeva verso il capolinea situato in via Svoto Cattania. L'azienda ha dichiarato che la dinamica del sinistro è al vaglio delle autorità competenti e che il bus era dotato di un sistema di videosorveglianza. Le immagini saranno messe a disposizione degli investigatori per ulteriori accertamenti.

L'azienda di trasporti ha espresso profondo cordoglio ai familiari della vittima e ha manifestato vicinanza all'autista del bus, anch’egli rimasto coinvolto nel tragico evento. Seta ha inoltre ringraziato il personale sanitario del 118 e gli agenti della polizia locale per il loro intervento.

Autostrada del Brennero: la transizione ecologica prosegue con nuovi impianti a idrogeno

La società Autostrada del Brennero ha delineato un ambizioso piano per sostenere la transizione ecologica e ridurre le emissioni di CO2 lungo il suo tratto autostradale. Il progetto prevede la realizzazione di otto nuovi impianti per la produzione e distribuzione di idrogeno, che verranno posizionati strategicamente lungo l'asse autostradale che collega il Brennero a Campogalliano. Questi impianti si aggiungeranno al primo già operativo dal 2014 presso Bolzano Sud, pionieristico nel settore del rifornimento a idrogeno per veicoli pesanti e leggeri.

L'idrogeno, considerato uno dei pilastri della mobilità sostenibile del futuro, rappresenta un elemento cruciale nella strategia dell'Autostrada del Brennero per ridurre l'impatto ambientale del traffico veicolare. Il progetto si inserisce in una visione più ampia che mira a rendere il corridoio autostradale non solo una via di collegamento economica e rapida, ma anche un modello di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Gli impianti serviranno a favorire l'adozione di veicoli a idrogeno, una tecnologia sempre più incentivata a livello europeo per la sua capacità di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti.

L'iniziativa, che include anche investimenti significativi nell'infrastruttura e nella ricerca tecnologica, punta a rendere l'autostrada un esempio di mobilità verde, in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione del settore dei trasporti entro il 2050. Grazie alla rete di stazioni di rifornimento a idrogeno, il tratto autostradale diventerà uno dei principali corridoi europei per i veicoli alimentati da questo combustibile alternativo, facilitando così la diffusione di mezzi a zero emissioni lungo una delle arterie più importanti per il trasporto merci e passeggeri in Europa.

Gli impianti saranno presso l’Autoporto Sadobre di Vipiteno, le aree di servizio Paganella Est e Ovest, il CSA di Verona Nord, Sadobre, Nogaredo, Verona e Campogalliano.

Con questo progetto, l'Autostrada del Brennero si propone di essere un precursore nella mobilità sostenibile, creando un'infrastruttura che non solo risponde alle sfide climatiche, ma anticipa le esigenze future della mobilità, promuovendo una nuova cultura del trasporto sostenibile lungo uno dei principali assi viari europei.

Dal 1° Ottobre distribuzione gratuita di alberi in Emilia-Romagna

La campagna "Mettiamo radici per il futuro", promossa dalla Regione Emilia-Romagna, prosegue il suo impegno verso la sostenibilità e la tutela ambientale. Entro l'inizio del 2025, saranno circa 3,7 milioni gli alberi piantati in tutto il territorio regionale, grazie a un investimento complessivo di 13 milioni di euro. L'obiettivo è contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico, ridurre le polveri sottili e aumentare la biodiversità.

Avviata nel 2020, la campagna ha già portato alla messa a dimora di 2,6 milioni di alberi, con altri 330mila previsti entro la fine dell'inverno 2024-2025. Il 1º ottobre ripartirà la quarta fase di distribuzione gratuita di alberi attraverso l'iniziativa "Il tuo albero ti aspetta", aperta a cittadini, enti locali, scuole, associazioni e imprese. Sarà possibile ritirare le piante presso uno dei 21 vivai accreditati, dislocati da Rimini a Piacenza, senza necessità di prenotazione.

La nuova distribuzione, che include 100 specie autoctone tra alberi e arbusti, è supportata da una guida regionale chiamata "Abaco degli Alberi", che fornisce indicazioni sulle specie più adatte ai diversi territori e condizioni climatiche dell'Emilia-Romagna.

La campagna informativa "Il tuo albero ti aspetta" sarà diffusa attraverso vari canali, tra cui locandine, pieghevoli, spot radio e video, per sensibilizzare la popolazione e fornire tutte le informazioni necessarie. Maggiori dettagli saranno disponibili sul sito ufficiale di "Mettiamo radici per il futuro", dove si troveranno anche podcast con esperti come Stefano Mancuso dell'Università di Firenze, dedicati alla piantagione e cura delle piante.

Questa misura si affianca ai progetti di riforestazione promossi dai bandi per le infrastrutture verdi e blu, con interventi compensativi legati ad opere pubbliche e programmi come la naturalizzazione del fiume Po, gestita dall'Aipo. Complessivamente, circa 347.540 piante sono già state distribuite, e altre 178.688 verranno messe a dimora nei prossimi mesi. Inoltre, un progetto di 42mila piante lungo la rete infrastrutturale di pianura contribuirà a creare oltre 66 ettari di nuovi boschi.

Barbara Lori, Assessora alla Programmazione territoriale, forestazione e parchi della Regione Emilia-Romagna, ha dichiarato: “L’obiettivo che ci siamo posti cinque anni fa è oggi una realtà tangibile. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla recente alluvione, siamo riusciti a coinvolgere la comunità e a promuovere un'iniziativa di grande rilevanza per la qualità della vita e l’ambiente. Gli alberi sono fondamentali per le nostre città e rappresentano un investimento per il futuro.”

La campagna "Mettiamo radici per il futuro" mira a piantare un nuovo albero per ogni residente della regione, e la sua efficacia è stata possibile anche grazie al contributo di enti locali, imprese e associazioni. La Regione ha inoltre scongiurato la chiusura dei vivai pubblici, garantendo la continuità di un presidio territoriale fondamentale e salvaguardando i posti di lavoro.

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