Sequestro di Rame da 8500 chili: Processo al Titolare dell'Azienda

Un sequestro di notevoli proporzioni, avvenuto nel maggio 2021, ha portato alla luce una serie di attività sospette legate al traffico di materiale, principalmente rame, del valore di circa 300mila euro. Il materiale sequestrato, presumibilmente derivante da attività illecite, è stato recuperato dalla polizia presso una ditta a Castelfranco, come parte di un'operazione denominata "Oro Rosso". Questa operazione, volta a contrastare i furti di rame, è stata condotta attraverso una serie di servizi di controllo nell'ambito ferroviario.

Dopo il significativo sequestro, il titolare dell'azienda è stato denunciato per presunta partecipazione a un'organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti metallici non pericolosi. Due capannoni, insieme a tutte le attrezzature sospettate di essere utilizzate per il taglio e la lavorazione del rame al fine di renderlo irreconoscibile, sono stati posti sotto sequestro. L'accusa si è concentrata anche sulle ingenti quantità di rame ritrovate non registrate nei documenti ufficiali.

Durante una recente udienza, testimoni citati dall'accusa hanno rivelato che, se inizialmente si era stimata la presenza di 17mila chili di rame, una successiva pesatura ha confermato un quantitativo di soli 8500 chili. Questo valore annuo sembra rientrare nei limiti consentiti per l'attività dell'azienda secondo le autorizzazioni in possesso. Tuttavia, rimangono delle incertezze riguardo alla provenienza del materiale, aspetto che verrà esaminato in dettaglio nella prossima udienza fissata per il 16 luglio.

Il recupero del materiale è stato possibile grazie all'operato del "Nucleo Rame" della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento di Polizia Ferroviaria per l'Emilia, in collaborazione con la Polfer di Modena. Resta ora da chiarire se il rame sequestrato provenga da fonti lecite o meno, un elemento fondamentale per l'esito del processo contro il titolare dell'azienda coinvolta.

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