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4 Madonne Caseificio dell’Emilia acquisisce il Caseificio Del Parco di Ramiseto

Nuova acquisizione per 4 Madonne Caseificio dell’Emilia, uno dei maggiori produttori del comprensorio del Parmigiano Reggiano, con sede a Lesignana di Modena. L’assemblea dei soci della cooperativa, aderente a Confcooperative Terre d’Emilia, ha approvato all’unanimità la fusione per incorporazione del Caseificio Sociale Del Parco di Ramiseto di Ventasso (Reggio Emilia).

Un’importante espansione produttiva

«Si tratta di un passo significativo per il nostro caseificio, che si arricchisce di un ottavo stabilimento, rafforzando la capacità produttiva e il radicamento sul territorio» – dichiara il presidente del 4 Madonne, l’imprenditore agricolo Andrea Nascimbeni. Questa fusione valorizza ulteriormente il Parmigiano Reggiano DOP ‘Prodotto di Montagna’, noto per le sue eccezionali caratteristiche organolettiche.

Eccellenza e tradizione del Caseificio Del Parco

Fondato nel 2005, il Caseificio Del Parco è considerato un esempio di eccellenza casearia, con 26 caldaie attive e due punti vendita. Grazie all’impegno di cinque soci produttori, raccoglie il latte della montagna trasformandolo in Parmigiano Reggiano di altissima qualità, mantenendo viva la tradizione locale e garantendo elevati standard produttivi.

Un network sempre più solido

L’ingresso dei cinque nuovi soci dell’Appennino reggiano consolida ulteriormente la rete del 4 Madonne, rafforzandone il ruolo centrale nel panorama produttivo del Parmigiano Reggiano. La cooperativa, che contava 75 soci prima dell’acquisizione, ha visto negli ultimi anni una significativa espansione, con otto caseifici distribuiti tra le province di Modena, Reggio Emilia e Bologna, oltre a un magazzino, un centro logistico e un’azienda di distribuzione.

Numeri in crescita

Con un fatturato di 53 milioni di euro nel 2023 e 82 dipendenti, il 4 Madonne Caseificio dell’Emilia produce attualmente oltre 400 forme al giorno. Per il 2024 si prevede la lavorazione di 750 mila quintali di latte, con un incremento di 30 mila quintali rispetto all’anno precedente, per una produzione stimata di 150 mila forme di Parmigiano Reggiano.