Home Notizie Campogalliano Trinciatura dei Tronchi sotto la pioggia battente per evitare la deriva

Trinciatura dei Tronchi sotto la pioggia battente per evitare la deriva

Nonostante la pioggia incessante, il fango e la piena del fiume, i lavori di trinciatura dei tronchi abbattuti nei giorni precedenti al parco fluviale del Secchia sono proseguiti senza interruzioni. Come riportato dalla pagina social Difendiamo il Parco fluviale del Secchia e Gazzetta di Modena, i ritmi di lavoro sono stati intensificati per evitare che i tronchi finissero trascinati dalla corrente, aggravando la situazione con potenziali incagli sotto i ponti.

Dal Percorso Natura era visibile ieri una grande quantità di segatura o cippato, mentre i mezzi lavoravano a pieno regime nell’area golenale adiacente al letto del fiume. Le operazioni, che vanno avanti da mesi, prevedono l’eliminazione di 30 ettari di alberi.

Le Proteste del Comitato

Massimo Neviani, rappresentante del Comitato Salute Ambientale di Campogalliano, ha espresso preoccupazione riguardo alla gestione dei tronchi durante le piene del fiume: «Vediamo spesso tronchi e rami trascinati dalle piene che finiscono incastrati. Fortunatamente, finché le piene rimangono contenute, il sistema regge. Ma quando superiamo certe soglie, i problemi iniziano. Non cambia nulla dal punto di vista idraulico: la gente crede che questo taglio aiuti, ma finché non verranno fatti interventi strutturali, la situazione rimarrà invariata».

Neviani ha sottolineato come il problema non sia nuovo e come il taglio degli alberi, da solo, non rappresenti una soluzione efficace per la gestione delle piene, a meno che non vengano adottate misure più ampie.

La Replica di Aipo

L’Agenzia Interregionale per il Fiume Po (Aipo) ha rassicurato che la situazione è sotto controllo. In una nota, l’agenzia ha spiegato che i tronchi abbattuti e depositati nell’area golenale non rappresentano un pericolo imminente. «Quando si verificano eventi atmosferici di questo tipo, è normale che detriti come tronchi e ramaglie vengano trascinati dalla corrente. Questi materiali vengono poi rimossi una volta superata l’ondata di piena», ha spiegato Aipo, garantendo che la gestione del fiume avviene in sicurezza.