Stellario Dugoni, conosciuto da amici e conoscenti come Dugo o Stella, si è spento ieri all’età di 50 anni, lasciando un segno profondo nella sua comunità. Negli ultimi mesi, Stellario era diventato un simbolo della battaglia civile per il suicidio assistito, tema che aveva abbracciato con determinazione e lucidità.
Un diario sui social e la battaglia per il fine vita
Attraverso il suo profilo Facebook, Stellario aveva trasformato il suo percorso personale in una testimonianza pubblica. Con il suo inconfondibile buonumore, utilizzava il social network come un diario per condividere i suoi pensieri, le sue condizioni di salute e il suo impegno per i diritti civili.
A causa del peggioramento delle sue condizioni, da alcune settimane era ricoverato in un Hospice. Anche in quelle circostanze, nelle ultime immagini pubblicate appariva sorridente, circondato dagli amici che lo andavano a trovare per trascorrere del tempo insieme.
Una vita di impegno e generosità
Magazziniere e storico sindacalista, Stellario Dugoni era una figura di riferimento per Soliera. Ex presidente dell’Anpi e sindacalista della Fiom, ha sempre messo il suo impegno al servizio della comunità. La sua vita è stata un esempio di generosità e determinazione, sia come volontario sia come attivista per i diritti civili.
Lascia la moglie Cinzia e i due figli, Silvia ed Enrico. La sindaca Caterina Bagni lo ha ricordato con queste parole:
«Il nostro amico e concittadino Stellario ci ha lasciati. Ex presidente dell’Anpi, sindacalista Fiom, volontario sempre generoso, è stato in prima linea nella lotta per i diritti civili e le conquiste sociali. La sua testimonianza nell’ultimo periodo della vita ha rappresentato un contributo fondamentale a favore del diritto all’autodeterminazione e al fine vita».
La sindaca ha inoltre ricordato l’evento del 27 marzo 2024 al Nuovo Cinema Teatro Italia, organizzato proprio per dare spazio alla sua testimonianza: «Quella serata è stata un momento importante per riflettere sul tema della dignità e del rispetto della persona, in ogni circostanza».
Una diagnosi crudele e una lotta collettiva
La malattia di Stellario era iniziata nel maggio 2022 e dopo un periodo iniziale di sconforto, Stellario aveva trovato la forza di reagire grazie al supporto della famiglia e di una psicologa. Con lucidità, trasformò la sua esperienza personale in una battaglia collettiva, lanciando una petizione su Change.org per sollecitare la Regione a intervenire sul tema del suicidio assistito.
«Il mio desiderio è che la mia storia possa essere utile alle persone perché il percorso del fine vita, per i malati oncologici e non solo, sia meno doloroso e più dignitoso», aveva raccontato alla Gazzetta di Modena.
Un’eredità di speranza e dignità
La testimonianza di Stellario Dugoni resta un monito potente e una fonte di ispirazione per chiunque si batta per i diritti e la dignità della persona. La sua voce continuerà a risuonare, unita a quella di tanti che condividono il suo stesso desiderio di rispetto e autodeterminazione.