Venerdì 4 aprile 2025 ore 18, presso Aula Magna “Raffaele Garofalo” di Hesperia Hospital (via Arquà 80, Modena), si terrà la presentazione del libro di Vincenzo Varagona, “Le mani nel cuore. Testimonianze, aneddoti e storie di vita del Prof. Carlo Marcelletti” (Vydia Editore). L’evento è promosso dall’associazione Hesperia Bimbi insieme al Gruppo GHC.
Il prof. Carlo Marcelletti, luminare della cardiochirurgia pediatrica, ha lavorato a Modena presso Hesperia Hospital dal 1997 al 2000 come responsabile della cardiochirurgia pediatrica e Direttore Scientifico. Era noto anche per le sue missioni internazionali in Paesi con difficoltà sanitarie come Iraq, Cuba, Stati africani e Albania.
Nel 2016, alcuni medici e infermieri che avevano lavorato con lui hanno fondato Hesperia Bimbi, con l’obiettivo di continuare il suo operato, offrendo cure ai bambini in difficoltà e formando nuovi specialisti. L’associazione conta 30 volontari, tra cui medici e infermieri, e si occupa di:
- Operare bambini in condizioni critiche laddove siano garantite le necessarie condizioni sanitarie.
- Portare in Italia bambini da operare, se nel loro Paese mancano adeguate strutture.
- Promuovere la formazione medica, seguendo uno dei principi cardine di Marcelletti.
Durante la serata, oltre alla presentazione del libro, interverranno testimoni diretti e medici in collegamento remoto che hanno lavorato con Marcelletti.
Uno dei principali progetti di Hesperia Bimbi è la formazione medica, in collaborazione con IHS (International Heart School) di Bergamo, Università Bicocca e Hesperia Hospital. Ogni anno vengono formati medici specializzati in cardiologia, cardiochirurgia e anestesia, che ottengono un Master di II livello. Finora otto medici provenienti da Zambia, Uganda, Zimbabwe e Cuba hanno beneficiato della borsa di studio intitolata all’infermiera Angie Arroyo, che copre vitto e alloggio. Attualmente, sta frequentando il programma un giovane anestesista zambiano, Patrick.
L’obiettivo futuro è estendere la formazione anche a infermieri e perfusionisti, ampliando così l’eredità di Marcelletti nel mondo della medicina.