Un’inaugurazione solenne per un luogo ricco di storia
Sabato 14 Dicembre, con una cerimonia carica di significato, è stato ufficialmente inaugurato il piazzale della stazione di Carpi, completamente rinnovato. Il Sindaco Riccardo Righi ha descritto il piazzale come “degno finalmente di una città di 72mila abitanti,” sottolineando l’importanza di un’opera che rappresenta la porta della città, con lo sguardo rivolto da un lato verso la piazza e dall’altro verso l’università.
La stazione di Carpi, crocevia di storie
Pochi luoghi in città raccontano tante storie come la stazione di Carpi. Al centro dell’evento, la narrazione di Sara Gozzi, intervallata dalle melodie al flauto del maestro Pietro Rustichelli, ha dato voce a brani di Francesco Piccolo, Wislawa Szimborska e Primo Levi, celebrando il viaggio e il simbolismo dei treni.
Particolarmente toccante è stato il ricordo dei dodici convogli che, durante la Seconda guerra mondiale, partirono dalla stazione di Carpi per trasportare prigionieri politici, ebrei e partigiani verso i campi di Auschwitz, Bergen-Belsen e Ravensbrück. A rappresentare la Fondazione Campo Fossoli, Cleofe Filippi ha annunciato che la stazione, insieme ad altri venti luoghi della città legati al conflitto mondiale, sarà inserita nel progetto “Le vie della memoria”, finanziato dalla Repubblica Federale Tedesca.
Dopo la guerra, la stazione divenne testimone di altri drammatici capitoli della storia, come l’arrivo dei profughi giuliano-dalmati durante l’esodo.
Partenze, arrivi e il “miracolo” del dopoguerra
Il piazzale della stazione è stato protagonista anche durante il boom economico, quando centinaia di lavoranti a domicilio arrivavano da Rolo, Reggiolo, Novi e dalla bassa mantovana, portando maglie confezionate a casa e ritirando gomitoli di lana per continuare il lavoro.
Un episodio più remoto, ma altrettanto significativo, è stato ricordato dal Sindaco Righi, che ha citato lo storico dell’arte austriaco Hans Semper. Centocinquant’anni fa, Semper, transitando in treno e osservando lo skyline monumentale della città, intuì il valore artistico e architettonico di Carpi, scrivendo uno dei primi studi sulla città rinascimentale.
Un piazzale che guarda al futuro
Il piazzale rinnovato non è solo memoria, ma anche futuro. Il Sindaco ha sottolineato alcuni dettagli architettonici come il simbolico binario inserito nel pavimento, che condurrà al futuro “Memoriale della deportazione”, da ricavare in un immobile dismesso delle Ferrovie dello Stato.
L’opera, progettata da RFI, sarà completata con la realizzazione di una pensilina oltre i binari, e il Sindaco ha anticipato che potrebbero esserci ulteriori sorprese nell’arredo del piazzale.
immagini dai Social del Sindaco Riccardo Righi