Trovarsi faccia a faccia con un ladro è un’esperienza terribile. Lo sa bene Enrico Tavani, carpigiano ancora sotto choc dopo l’intrusione di uno sconosciuto nella sua abitazione in zona Graziosi, a pochi passi dalla caserma dei Carabinieri.
Come raccontato dal Resto del Carlino e dalla Gazzetta di Modena Mercoledì sera, verso le 19.40, Tavani era seduto al buio in soggiorno quando ha notato una luce muoversi sul muro: non erano fari d’auto, ma la torcia di un uomo vestito di nero, con cappellino e scaldacollo. “Ho spostato la tenda e ho visto i suoi occhi – racconta – appena ho toccato la maniglia, lui ha spinto ed è entrato, iniziando a spintonarmi”. Tavani ha reagito d’istinto, riuscendo a respingere il ladro fino al parapetto del balcone, da cui si è lanciato agilmente nel vuoto.
Sotto, due complici vestiti di nero lo attendevano. Uno di loro ha puntato qualcosa in direzione della vittima prima di scappare attraverso una siepe. “Sembravano professionisti, non c’era alcun segno di effrazione, solo le impronte delle scarpe sul muro”.
La Polizia è intervenuta per i rilievi, ma l’uomo non è riuscito a identificare i ladri. “Ora valuteremo di installare un antifurto anche sul balcone. È sconvolgente non essere più sicuri nemmeno a casa propria”.