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Bretella Campogalliano-Sassuolo: costi quadruplicati

Interessante articolo della Gazzetta di Modena sul progetto della Bretella Campogalliano-Sassuolo, atteso da oltre 25 anni, che avrebbe visto lievitare i costi da 175 milioni di euro previsti nel 2001 agli attuali 700 milioni. Questo raccordo autostradale a pedaggio mira a collegare il distretto ceramico di Sassuolo con l’A1 e l’A22, includendo raccordi con le tangenziali di Modena e Rubiera.

Un’opera strategica ma contestata
Il tracciato, lungo circa 20 chilometri, prevede un asse principale di 15,5 km e due raccordi secondari. Per il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, l’infrastruttura sarà cruciale per migliorare la logistica e ridurre i tempi di percorrenza nel cuore produttivo dell’Emilia-Romagna. Tuttavia, non mancano le opposizioni, soprattutto per l’impatto ambientale e gli espropri che interessano centinaia di ettari che sarebbero già in corso.

Costi e problemi ambientali
I costi dell’opera sono cresciuti vertiginosamente, anche a causa dell’aumento dei materiali. Inoltre, la costruzione comporta lo spostamento di una conduttura di gas essenziale per il distretto ceramico e potrebbe interferire con la ferrovia del polo logistico di Marzaglia.

Un occhio alla sostenibilità
Secondo Braglia, il progetto integra percorsi ciclopedonali e aree per veicoli elettrici, puntando a una mobilità più sostenibile. Inoltre, la bretella potrebbe favorire il turismo, rendendo Sassuolo più accessibile.

Prossimi passi
Attualmente, sono in corso gli espropri e si attende l’affidamento della gestione dell’A22 ad Autobrennero, un passaggio chiave per il finanziamento dell’opera. «La bretella – conclude Braglia – è fondamentale per consolidare la leadership produttiva e turistica della nostra provincia».