Il bilancio 2023 di AIMAG, il primo sotto la presidenza della carpigiana Paola Ruggiero, ha ottenuto l’approvazione con una diminuzione del fatturato, principalmente dovuto alle fluttuazioni delle tariffe del gas, e un aumento del margine lordo che è salito. La posizione finanziaria netta ha visto un lieve incremento mentre i debiti verso i fornitori sono diminuiti.
Il dato politico più significativo, in seguito all’approvazione del bilancio 2023 di AIMAG, riguarda la rinnovata coesione tra i ventuno Sindaci dei Comuni soci, che hanno ripreso a parlare con una voce sola. L’astensione dell’Area Nord e del mantovano sul voto di bilancio è stata interpretata come un “gesto di distensione” a favore del nuovo percorso intrapreso tra i Comuni soci per raggiungere un nuovo patto di sindacato. Questo rappresenta una sfida per coloro che preferivano una strategia di ‘divide et impera’, poiché con il 65% delle azioni, i Sindaci, uniti, possono esercitare un forte controllo pubblico su AIMAG, influenzandone le decisioni nell’interesse dei cittadini.
Una Nuova Fase per AIMAG
Determinante per la ritrovata coesione è stata la volontà di aprire una nuova fase, lasciandosi alle spalle il recente passato. Questo obiettivo è stato perseguito dal Sindaco di Carpi Riccardo Righi, che in poco tempo ha iniziato a tessere la tela della collaborazione, e dal Sindaco di Concordia Marika Menozzi, che si è ricompattata con l’Area Nord.
La necessità di monitorare attivamente la situazione economico-finanziaria dell’azienda ha avuto un ruolo cruciale, soprattutto considerando che l’approvazione del bilancio 2023 è avvenuta con grave ritardo rispetto ai termini di legge, senza una comunicazione adeguata da parte del Consiglio di Amministrazione ai Comuni soci e senza l’approvazione di un piano industriale.
Nel nuovo percorso di evoluzione dell’azienda, i Sindaci dovranno prestare attenzione a controllare le proprie ambizioni, dato che AIMAG ha sempre distribuito dividendi sostanziosi, utilizzati per costruire i bilanci degli enti pubblici. L’approvazione della destinazione dell’utile è stata rinviata a ottobre. I Sindaci hanno precisato che sarà necessario valutare, nei prossimi mesi, la situazione economico-finanziaria della società e attendere le risultanze semestrali dell’azienda, nonché l’avvio e la costruzione del nuovo piano industriale, che dovrà essere il più condiviso possibile con le parti pubbliche dell’assetto societario.