Il ragazzo è stato circondato, insultato e picchiato all’interno dell’istituto Meucci. La scuola promette provvedimenti esemplari.
La Gazzetta di Modena riporta di un altro grave episodio di violenza scolastica a Carpi dove uno studente di 15 anni è stato aggredito da un gruppo di coetanei all’interno del cortile della scuola.
Secondo la ricostruzione, il ragazzo è stato accerchiato, insultato e poi colpito con calci e pugni, sotto gli occhi di altri studenti. Gli aggressori lo avrebbero minacciato duramente: «Se parli ti ammazziamo», cercando di intimidirlo per impedirgli di denunciare l’accaduto.
Dopo l’aggressione, il giovane è riuscito a tornare a casa, ma è stato accompagnato al pronto soccorso dove i medici hanno riscontrato contusioni multiple ed escoriazioni. I genitori si sono immediatamente rivolti ai carabinieri per sporgere denuncia.
La preside dell’istituto ha condannato il gesto e promesso misure dure: «Stiamo identificando i responsabili per adottare provvedimenti disciplinari severi. Simili episodi non possono e non devono accadere a scuola».
La procura dei minori è stata informata e si stanno acquisendo le immagini di videosorveglianza per chiarire i dettagli dell’accaduto.
Nel dibattito è intervenuto anche Claudio Bartolomei (Fratelli d’Italia), che ha parlato di «un’escalation di violenza preoccupante» e ha chiesto l’applicazione del “decreto Caivano” per contrastare il fenomeno delle baby gang.
«Il problema va affrontato con strumenti più incisivi – ha dichiarato Bartolomei –. I dati parlano chiaro: il disagio giovanile cresce, e con esso le azioni violente. Serve più controllo, ma anche un lavoro profondo con famiglie, insegnanti e istituzioni».
L’episodio ha scosso l’intera comunità scolastica di Carpi e riacceso il dibattito sul tema della sicurezza nelle scuole e sulla necessità di prevenire la violenza giovanile con azioni concrete ed educative. Nei giorni scorsi si erano registrati altri casi con una rissa tra ragazzine sempre nei pressi dell’istituto tecnico Antonio Meucci
