Sono esposti anche 17 disegni di Aldo Carpi, provenienti dalla collezione dei Musei di Palazzo dei Pio, nella mostra “Se questo è un uomo” che inaugura a Parma, nel Palazzo del Governatore, sabato 12 aprile e sarà visitabile fino al 17 maggio.
L’esposizione si inserisce nella nona edizione di “Parma 360” e porta il titolo completo “Se questo è un uomo. L’arte ricorda. L’umanità resiste”, a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo. Si tratta di una mostra collettiva con opere realizzate tra il 1945 e il 2025, ispirate all’omonimo romanzo di Primo Levi.
Attraverso la rilettura del libro, l’allestimento propone un affresco sull’umanità del Novecento, segnato da guerre, fratture identitarie e drammi collettivi, offrendo al tempo stesso una testimonianza dell’impegno morale dell’arte nel risvegliare le coscienze di fronte alla follia dei campi di sterminio e alla lotta delle resistenze.
Tra le opere più significative ci sono i 17 disegni di Aldo Carpi, datati 1945, che rappresentano ritratti di deportati e scene di vita nel campo di Mauthausen-Gusen, dove l’artista fu prigioniero dopo essere stato arrestato a Milano il 23 gennaio 1944.
All’epoca Carpi era titolare della cattedra di Pittura all’Accademia di Brera, e fu nominato direttore per acclamazione al suo ritorno a Milano dopo la prigionia. Durante la detenzione, scrisse il “Diario di Gusen”, in forma di lettere alla moglie, in cui raccontava la vita dei deportati, rischiando la vita pur di lasciare una testimonianza diretta e profonda.
