È stato avviato a Campogalliano un nuovo progetto abitativo per persone con disabilità, reso possibile grazie ai Fondi PNRR con la compartecipazione del Comune di Campogaliano. L’accordo prevede la ristrutturazione di un appartamento con l’annessione di un altro locale, che saranno unificati per creare un’unica unità abitativa capace di ospitare fino a sei persone.
L’intervento del valore complessivo di oltre 200 mila euro e’ stato affidato a un progettista privato. Il finanziamento del PNRR, oltre a coprire i costi di ristrutturazione, include una quota per la manutenzione continua di questi spazi.
L’obiettivo del progetto è la creazione di ambienti sicuri e adatti alla vita indipendente delle persone con disabilità, valorizzando sia l’aspetto residenziale sia quello lavorativo per gli ospiti. Il nuovo appartamento, situato al primo piano dell’edificio R1, sarà completamente ristrutturato per includere tre stanze da letto con due letti ciascuna, adeguate ad accogliere ragazzi con disabilità cognitive o fisiche.
Il progetto prevede l’installazione di impianti di domotica per facilitare l’utilizzo degli spazi da parte degli ospiti. Inoltre, è prevista la presenza di un operatore qualificato per supportare i ragazzi durante il loro soggiorno.
“È un progetto molto importante per i ragazzi,” commenta l’Assessora alle Politiche Sociali e sanitarie del Comune di Campogalliano, Fania Ferrari. “Questa casa non è la loro sistemazione definitiva, ma rappresenta una fase di sperimentazione in cui imparano a vivere fuori casa. Durante questo periodo, acquisiranno le competenze necessarie per vivere in autonomia. Una volta pronti, potranno cercare una casa nel settore privato, lasciando spazio ad altri ragazzi per fare la stessa esperienza. È un progetto a cui teniamo moltissimo perché favorisce l’inclusione, riconoscendo a tutti i ragazzi il diritto alla casa e all’autonomia. Inoltre, offre alle famiglie una prospettiva rassicurante per il futuro, per quando i genitori non ci saranno più.”
Questo intervento, quindi, non solo promuove l’autonomia dei giovani con disabilità, ma rappresenta anche un sostegno concreto alle loro famiglie, garantendo un percorso di vita più sereno e indipendente per i loro cari.