Il Gruppo Consiliare Progetto Campogalliano ha depositato il 12 settembre una mozione per chiedere interventi a sostegno delle famiglie con figli iscritti alla scuola primaria, dopo l’annunciato aumento del 19% del costo dei pasti scolastici.
Secondo quanto comunicato con una circolare dell’Unione Terre d’Argine, il prezzo del pasto passerà da 5,30 a 6,30 euro da un anno scolastico all’altro, senza alcuna miglioria del servizio di ristorazione. La decisione è stata deliberata con due atti di Giunta dell’Unione.
Misure attuali considerate insufficienti
Gli amministratori ricordano che sono già state previste alcune agevolazioni per le famiglie più fragili, ma sottolineano che si tratta di misure legate all’ISEE medio-basso o a nuclei con più figli. Anche in questi casi, tuttavia, l’aumento non viene azzerato e incide comunque sul bilancio familiare.
A pesare ulteriormente, ricordano i consiglieri, è anche l’aumento dell’aliquota IRPEF comunale deliberato nel dicembre 2024, salita dallo 0,6 allo 0,8%, con un impatto significativo sul caro vita dei cittadini già dal 1° gennaio 2025.
Le proposte contenute nella mozione
Il gruppo propone di introdurre incentivi economici per tutti gli studenti residenti a Campogalliano iscritti alla primaria, da aggiungere a quelli già previsti dall’Unione sulla base del reddito.
Due le possibili modalità:
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Variazione di bilancio 2025 con trasferimento all’Unione di una somma che copra almeno l’80% degli aumenti previsti per l’a.s. 2025/26. Le risorse potrebbero provenire, ad esempio, da parte dei 200 mila euro della transazione con INWIT spa o da altre entrate.
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Previsione nel bilancio 2026 di buoni studio da 180 euro per ciascun alunno residente, ridotti a 144 euro dal secondo figlio in poi. Il contributo potrebbe essere destinato all’acquisto di libri o materiale scolastico, per compensare i costi aggiuntivi derivanti dal rincaro delle tariffe mensa.
Una questione di equità
Il gruppo sottolinea come l’aumento del costo dei pasti non sia giustificato da alcun miglioramento del servizio e ricorda che a Campogalliano, alla scuola primaria, è previsto solo il tempo pieno obbligatorio: le famiglie non hanno dunque possibilità di scelta.
Concludono i consiglieri Andrea Setti e Valeria Palazzo:
“Con questa mozione chiediamo al Sindaco e alla Giunta di intervenire per garantire un sostegno concreto alle famiglie, che altrimenti dovranno subire passivamente un aumento di spesa rilevante per un servizio essenziale della scuola dell’obbligo.”