Le incertezze sul rinnovo della concessione dell’A22 ad Autobrennero Spa si fanno sempre più pesanti. Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha inviato al Governo italiano una lettera di messa in mora, contestando le norme del Codice degli appalti sui progetti di finanza e il diritto di prelazione per il proponente, previsto anche nel bando di gara per la concessione cinquantennale dell’A22.
Secondo Bruxelles, la prelazione viola i principi di parità di trattamento e non discriminazione sanciti dalle direttive europee. Una posizione che anticipa la decisione della Corte di Giustizia UE, alla quale la questione era già stata sottoposta.
Ulteriori problemi emergono anche per il meccanismo della finanza di progetto, bocciato non solo dalla Commissione ma anche dalla legge 193 del dicembre 2024. Intanto Autostrade per l’Italia (ASPI) ha presentato un ricorso al TAR del Lazio chiedendo il ritiro del bando.
Nel frattempo AutoCS Spa, società titolare della Bretella Campogalliano-Sassuolo, prosegue con gli espropri, pur senza avviare i lavori, in attesa che Autobrennero Spa ottenga la concessione dell’A22.
Il Comitato No Bretella – Sì Mobilità Sostenibile critica la situazione e rilancia proposte alternative, tra cui la ferrovia merci Dinazzano-Cittanova, il polo logistico intermodale di Marzaglia, il casello di Modena Centro e l’adeguamento della Pedemontana a Sassuolo.
Sul tema interviene anche il Consiglio comunale di Modena, che nel 2024 ha approvato un ordine del giorno per rivedere il progetto della Bretella alla luce delle nuove condizioni normative, economiche e ambientali.
“Serve un maggiore impegno dei Comuni coinvolti”, sottolineano dal Comitato, chiedendo una riflessione seria sulla reale utilità dell’opera e sulla transizione del traffico merci dalla strada alla ferrovia, anche in vista del completamento, nel 2032, della Galleria di Base del Brennero.