A Rovereto sulla Secchia si accende la polemica intorno allo spettacolo di Drag Queen previsto per domenica 31 agosto alle ore 20.30 durante la Sagra di San Luigi Gonzaga.
Come riportato dalla Gazzetta di Modena, a sollevare il caso è il movimento Popolo della Famiglia, che ha definito l’evento “blasfemo” e ne ha chiesto l’annullamento. Il portavoce nazionale Mirko De Carli ha criticato duramente anche la pubblicazione dell’appuntamento sul sito ufficiale della Diocesi di Carpi, parlando di “errore” e invitando gli organizzatori a cancellare lo spettacolo invece di limitarci a commentarlo.
Secondo il movimento, l’iniziativa sarebbe in contrasto con i valori religiosi della festa, che ogni anno si apre con la celebrazione della Messa dell’arcivescovo Erio Castellucci. L’episodio richiama inoltre la polemica del 2024 a Modena sulla cosiddetta “mostra blasfema”, che aveva già visto reazioni simili.
A spegnere le polemiche è intervenuta però la Diocesi di Carpi, che in una nota precisa: «La Sagra di San Luigi non è organizzata dalle parrocchie né dalla Diocesi, ma dall’associazione “Tutti insieme a Rovereto e Sant’Antonio – ONLUS”, realtà completamente laica e apartitica. Le parrocchie, come tutte le altre associazioni del territorio, partecipano solo con iniziative proprie, previa approvazione degli organizzatori».
La Diocesi ha inoltre ricordato che la denominazione di “sagra” è ormai storica e popolare, e non indica necessariamente un evento a carattere religioso: «Il riferimento a San Luigi Gonzaga risale al 1926, quando fu proclamato patrono della gioventù cattolica. Ma da decenni la festa non ha più un carattere esclusivamente ecclesiale».
Secondo la Curia, dunque, la polemica del Popolo della Famiglia è «fuori luogo», trattandosi di un evento culturale e ricreativo a carattere laico, che nulla toglie ai momenti religiosi previsti nel programma della comunità parrocchiale.