Aggressione a un ragazzo sull'Autobus 550 a Modena: una violenza inaccettabile
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Ieri pomeriggio, intorno alle 14:30 del 7 novembre, un ragazzo è stato aggredito da tre coetanei a bordo dell'autobus 550 di Campogalliano, fermo in stazione a Modena. L'autobus era già in sosta con l'autista e diversi passeggeri a bordo quando è avvenuta l'aggressione. I tre assalitori hanno brutalmente colpito la vittima, mentre alcuni individui presenti fuori dall’autobus incitavano a trascinarlo giù per continuare il pestaggio.
La violenza è avvenuta sotto gli occhi di tutti, inclusi l'autista e i passeggeri. Dopo l’aggressione, i tre responsabili si sono allontanati con tranquillità, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine e dei soccorsi. Il ragazzo, sotto shock e con un taglio alla testa, è stato poi trasportato via in ambulanza.
Un Appello alla Sicurezza nei Trasporti Pubblici
L'episodio ha generato indignazione e preoccupazione sui social media. Diversi cittadini hanno espresso il loro disappunto per la situazione di insicurezza che sembra ormai quotidiana sui mezzi pubblici. Si legge tra i commenti: “Della violenza e minaccia sui ragazzi seduti in autobus o sotto le pensiline vogliamo parlarne o facciamo finta che sia bello e sicuro andare a scuola a Modena?"
La richiesta di un intervento deciso da parte delle autorità è chiara. Gli utenti chiedono una maggiore presenza della polizia nelle stazioni e nei luoghi di transito dei mezzi pubblici, controlli costanti sulle telecamere di sicurezza e un'azione diretta per scoraggiare e fermare la violenza giovanile.
Episodi in Aumento e Senso di Impotenza
Molti genitori e residenti si interrogano su quanto possa essere ancora tollerato un clima simile: "Ogni giorno c'è un’aggressione o una tentata aggressione verso i ragazzi più giovani", lamentano sui social. Altri sollecitano a “fare pressione sulla polizia e sui responsabili dei trasporti pubblici” per ottenere un presidio più efficace e mettere fine a questa violenza diffusa che colpisce soprattutto i più giovani.
Le istituzioni e l'azienda di trasporti Seta sono chiamate a rispondere a queste preoccupazioni, che sono ormai troppo frequenti per essere ignorate.
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