Confesercenti Terre D’Argine: il commercio di vicinato tra sfide e opportunità
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Il commercio di vicinato, fulcro delle comunità urbane, sta affrontando una crisi profonda. L’aumento dell’e-commerce e la desertificazione commerciale minacciano sia la sopravvivenza delle piccole imprese sia la sicurezza e la qualità della vita nelle città. Giovedì a Carpi, Confesercenti ha organizzato un convegno per discutere il rilancio del commercio locale, avanzando proposte concrete alle istituzioni.
Sfide e Pericoli della Desertificazione Urbana
Il presidente di Confesercenti Terre d'Argine, Wainer Pacchioni, ha evidenziato come il commercio locale sia sotto pressione: "Il commercio di vicinato non è solo un’attività economica, ma un presidio sociale e culturale, un simbolo di identità locale". Secondo Pacchioni, la chiusura di negozi crea aree abbandonate che compromettono la sicurezza pubblica, lasciando luoghi bui e non vigilati. La pandemia ha accelerato i cambiamenti verso il digitale, portando nuove sfide ma anche opportunità da esplorare.
I Numeri di una Crisi Strutturale
Marco Pasi, direttore regionale di Confesercenti Emilia Romagna, ha illustrato dati preoccupanti: "In Italia nel 2023 sono stati consegnati 906 milioni di pacchi e ben 23mila negozi di vicinato hanno chiuso nell’ultimo decennio, pari a una chiusura ogni dieci attività". Le attività più colpite includono negozi alimentari, librerie, e rivendite di abbigliamento, beni di prima necessità fondamentali per la vita delle città.
Proposte di Intervento e Sostegno alle Imprese Locali
Per contrastare questa crisi, Pasi ha avanzato alcune proposte: riduzione fiscale per le imprese di prossimità, un fondo per la rigenerazione urbana e l'introduzione di una tassa sulle transazioni web delle grandi piattaforme internazionali. Secondo l'architetta Elena Franco, esperta di economia urbana, è essenziale una collaborazione tra città pubblica e privata per rendere gli spazi urbani più accessibili e attrattivi e incentivare nuove imprese.
Rilanciare il Commercio di Vicinato: Un Obiettivo Comune
Concludendo, Pacchioni ha sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra innovazione e tradizione: "Serve supportare i negozi di vicinato affinché possano cogliere le nuove opportunità, mantenendo viva l’anima delle nostre comunità". Il commercio di vicinato, secondo lui, può e deve tornare a essere il cuore pulsante delle città, dove tradizione e modernità convivono per offrire qualità e identità ai cittadini.
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