West Nile Virus: Deceduto un 89enne ricoverato a Carpi

Nei giorni scorsi, sono stati accertati quattro nuovi casi di infezione da West Nile virus in provincia di Modena. Tra questi, un uomo di 89 anni residente a Carpi, ricoverato all'ospedale Ramazzini, è purtroppo deceduto. L'Ausl di Modena ha comunicato che l'uomo presentava patologie croniche preesistenti.

Gli altri tre casi, anch'essi riguardanti persone anziane, sono stati registrati nelle aree di Carpi (due persone) e Modena (una persona). I pazienti sono attualmente ricoverati rispettivamente negli ospedali Ramazzini di Carpi e a Baggiovara.

Dall’inizio dell’estate, in provincia di Modena sono stati complessivamente otto i casi di West Nile virus.

Cos'è il Virus West Nile

Il virus West Nile è ormai endemico nella nostra regione e in quelle del bacino padano. Il suo ciclo di moltiplicazione si sviluppa fra alcune specie di uccelli e le nostre zanzare comuni (Culex spp.). L'uomo, così come i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare, ma non è in grado di trasmettere l'infezione ad altre zanzare né ad altre persone.

A differenza dei protocolli per i casi di Dengue e altri virus trasmissibili dalle zanzare, per il West Nile Virus non sono previste disinfestazioni nell'area di residenza del paziente, poiché il virus non è trasmissibile direttamente da persona a persona.

Il contatto con il virus solitamente causa un'infezione asintomatica, ma in alcuni casi può svilupparsi la malattia chiamata West Nile Disease, con sintomi simili a quelli influenzali che durano pochi giorni. Tuttavia, in rari casi e soprattutto in persone debilitate, possono insorgere gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale e che possono portare a esiti permanenti o alla morte.

Il riscontro di positività al virus West Nile comporta l'attivazione di interventi di controllo della zanzara comune e di prevenzione nell'uomo e nei cavalli. Nei comuni delle province dove è stata riscontrata la presenza del virus, vengono attivate e rafforzate queste misure, come previsto dal Piano Regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi 2024. Questi interventi includono la lotta antilarvale di competenza dei comuni e l'intensificazione delle attività di controllo, oltre al sostegno delle attività effettuate dai privati. I comuni dovranno anche potenziare le attività di comunicazione rivolte alla cittadinanza.

Si raccomanda alla popolazione, soprattutto nelle zone interessate da circolazione virale, di proteggersi dalle punture di zanzara, in particolare di sera e di notte quando è attiva la zanzara comune. È consigliabile applicare repellenti cutanei e adottare gli opportuni accorgimenti in casa, come l'uso di zampironi, elettroemanatori e zanzariere. Inoltre, è essenziale eliminare tutti i possibili ristagni d'acqua e utilizzare periodicamente i prodotti larvicidi, poiché alle zanzare basta pochissima acqua stagnante per depositare le uova e riprodursi.

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