Dimissioni del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini
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Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha firmato questa mattina la lettera di dimissioni, comunicandole alla presidente dell’Assemblea Legislativa, Emma Petitti. Questo atto si rende necessario in seguito all'elezione di Bonaccini al Parlamento europeo, poiché le due cariche sono incompatibili. L'annuncio era già stato dato da Bonaccini in Aula durante la seduta dell’Assemblea dello scorso 26 giugno.
Le procedure previste dall’articolo 126, terzo comma, della Costituzione e dall’articolo 32 dello Statuto Regionale sono state attivate. Secondo il comma 3-bis, la vicepresidente della Giunta regionale, Irene Priolo, assumerà le funzioni del Presidente della Regione fino all’insediamento dei nuovi organi.
Nella sua lettera di dimissioni, Bonaccini ha espresso gratitudine alla presidente Petitti per la collaborazione negli anni e ha esteso i ringraziamenti a tutti i consiglieri e al personale della struttura dell’Assemblea Legislativa.
Con le dimissioni di Bonaccini, sia la Giunta regionale che l’Assemblea Legislativa decadono. Entrambe rimarranno in carica per gestire gli affari correnti e la gestione ordinaria dell'Ente fino alle prossime elezioni regionali. In questo periodo, gli atti adottati dovranno rispettare i limiti dell’ordinaria amministrazione, dell’urgenza e della indifferibilità.
Le prossime elezioni regionali si terranno entro cinque mesi dalle dimissioni del presidente, ragionevolmente nel mese di Novembre. La legge regionale stabilisce che il decreto di indizione delle elezioni deve essere adottato dalla vicepresidente della Giunta, facente funzioni di presidente, entro tre mesi dallo scioglimento dell’Assemblea Legislativa. Le elezioni si svolgeranno entro i due mesi successivi. La data delle elezioni sarà decisa da Irene Priolo in accordo con il presidente della Corte d’Appello di Bologna.
Bonaccini parla anche del suo successore, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale: “Se toccherà a Michele non ho dubbi che sarà meglio di me. Non ho consigli per lui se non di approcciarsi con grande umiltà, girando tutta la Regione: ma non ho dubbi che lo farà perché lo ha sempre fatto. Con lui ci mettiamo in mani molto sicure. Michele ha una lunga esperienza amministrativa e politica: questo aiuta molto. Lo conosco bene: ero segretario regionale e c’è una generazione sulla quale puntammo, oltre a Michele anche Enzo Lattuca, Accorsi a Cento, o Panieri a Imola, che sta venendo avanti. Michele ha grandi qualità umane e amministrative, ma naturalmente dovremo discuterla con tutta la coalizione. Non bastiamo noi: io mi auguro un centrosinistra largo e compatto, con partiti e liste civiche».
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