Emerge nella scena con indosso una maglietta bianca a maniche corte, caratterizzata da un logo rosso e un numero giallo al centro: il 41011, il Cap di Campogalliano. La sua presentazione avviene attraverso la condivisione sui social di un'immagine in cui si mostra in posa, rivolgendo gli indici verso chi osserva, quasi a comunicare con la comunità. Infine, due parole chiave: "candidato sindaco". È così che Flavio Liguori, dipendente di un'azienda e da sempre attivo nel volontariato, specialmente nel contesto scolastico, entra ufficialmente in campo in vista delle elezioni amministrative del prossimo giugno. Liguori si candida con la lista civica "41011 Campogalliano", una realtà emersa dopo aver ascoltato le voci dei giovani, della cittadinanza, delle associazioni e delle realtà economiche, rilevando che molte questioni rimangono irrisolte.
Il neo-candidato sindaco individua diversi temi ricorrenti. Innanzitutto, sottolinea la scarsa attenzione rivolta ai giovani della località e la carenza di abitazioni private. Poi, evidenzia il degrado nella zona doganale, l'inquinamento, i parcheggi danneggiati, dossi eccessivamente alti, la mancanza di illuminazione in alcune zone del paese, i problemi legati ai rifiuti, l'abbandono dell'ex banca, l'assenza di un progetto definito per la zona laghi, e la mancanza di valorizzazione e promozione del territorio. Aggiunge che la distanza tra l'amministrazione pubblica e la cittadinanza ha contribuito ad accentuare tali problematiche nel corso degli anni, generando un diffuso malcontento nella comunità e tra le attività socioeconomiche.
Sul fronte politico, Liguori si autodefinisce di centro, aperto al dialogo con tutte le fazioni, sia di destra che di sinistra, e con i rappresentanti civici. La sua motivazione per entrare in gioco è chiara: contribuire a ridare slancio all'entusiasmo che ha sempre contraddistinto Campogalliano. Afferma che il paese possiede una notevole potenzialità strategica, essendo un crocevia nazionale e ospitando eccellenze riconosciute a livello mondiale. Sottolinea il forte senso di appartenenza alle associazioni e i paesaggi naturali unici, difficili da trovare nelle vicinanze. Pertanto, per Liguori, il Cap "41011" deve ritornare a essere l'identità di un paese con una visione vincente.