Appello ai candidati: "Fermate la Bretella Campogalliano-Sassuolo"

In vista delle prossime elezioni, i Comitati contrari alla Campogalliano-Sassuolo hanno inviato una lettera aperta ai candidati alla presidenza della Regione Emilia-Romagna e ai sindaci locali, chiedendo di riconsiderare il progetto. L'opera, sostengono i Comitati, presenta gravi rischi idrogeologici e potrebbe aumentare il rischio di alluvioni, suggerendo invece di investire sui collegamenti ferroviari.

Il Comitato No Bretella Sì Mobilità Sostenibile evidenzia che, dopo le recenti alluvioni in Romagna e Bologna, la costruzione della Bretella risulta insostenibile dal punto di vista ambientale. Nella lettera, inviata anche ai sindaci dei Comuni lungo il fiume Secchia e ai presidenti delle Province di Modena e Reggio Emilia, i Comitati esprimono forti preoccupazioni per i "rischi idrogeologici enormi" che deriverebbero dalla realizzazione dell'infrastruttura, la quale correrebbe a poche decine di metri dalla riva destra della Secchia. Questo tracciato coinvolgerebbe oltre 700.000 metri quadri di terreno, che verrebbe trasformato in asfalto, riducendo drasticamente la capacità di assorbimento dell'acqua piovana.

"Un metro cubo di terreno verde arabile pianeggiante può assorbire sino a 300 litri d'acqua", spiegano i Comitati, sottolineando che, in caso di piogge torrenziali sempre più frequenti, questa superficie impermeabilizzata genererebbe decine di migliaia di metri cubi d'acqua che potrebbero confluire nel fiume o nei centri abitati, aumentando il rischio di esondazioni.

Per il Comitato, l'opera rappresenta "un disastro annunciato per cittadini, imprese e territorio". Invece della Bretella, i Comitati propongono una visione alternativa che preveda il potenziamento delle connessioni ferroviarie tra gli scali di Dinazzano e Cittanova e il polo logistico di Campogalliano, oltre a migliorare la viabilità locale con un nuovo casello "Modena centro" e il potenziamento della complanare di Modena. Queste soluzioni, spiegano, permetterebbero di ridurre il traffico sulla via Emilia tra Modena e Reggio Emilia, risparmiando suolo agricolo e migliorando i collegamenti esistenti, senza compromettere la sicurezza idrogeologica del territorio.

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