Taglio di Alberi 'Difforme', l'Ente Parchi Emilia Centrale chiede l'intervento dei Carabinieri

A Marzaglia, il taglio degli alberi all'interno della riserva naturale e sito Rete Natura 2000 "Cassa di espansione del fiume Secchia" è stato eseguito in modo difforme rispetto alle previsioni. L'Ente Parchi Emilia Centrale, responsabile della gestione dell'area, ha espresso preoccupazione riguardo alle irregolarità riscontrate e ha chiesto l'intervento dei Carabinieri Forestali per effettuare un controllo.

Il gestore della riserva ha citato una relazione di Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) sui lavori, in cui emergono "difformità tra quanto previsto e quanto eseguito", confermando le denunce già sollevate dal Comitato Salute Ambientale di Campogalliano e dal gruppo Difendiamo il Parco Fluviale del Secchia. L'Ente Parchi ha aggiunto che la stessa impresa appaltatrice ha riconosciuto di aver operato in modo non conforme e si è dichiarata disponibile a ripristinare la situazione con nuove piantumazioni.

Nel progetto esecutivo di Aipo, datato febbraio 2023, sono previsti interventi di compensazione su oltre 31 ettari per bilanciare i tagli effettuati, adottati per adeguare e mettere in sicurezza la cassa di espansione. Tuttavia, secondo l'Ente Parchi, le compensazioni previste non sono più sufficienti. Di conseguenza, è stato richiesto un "immediato coinvolgimento e condivisione" per la redazione di una variante del progetto che potrebbe prevedere ulteriori compensazioni oltre a quelle approvate inizialmente.

L'Ente Parchi ha sottolineato che la relazione è stata trasmessa all'autorità giudiziaria e ha richiesto ad Aipo tutta la documentazione necessaria per confrontare i progetti con i lavori effettivamente eseguiti, fino all'ordine di sospensione dei lavori emesso il 30 agosto scorso. Inoltre, il gestore ha ribadito di aver svolto i controlli di competenza negli ultimi mesi e ha sollecitato Aipo a fermare sia il taglio degli alberi sia la movimentazione dei terreni, attività che potrebbero compromettere le aree rimanenti.

Parallelamente, l'Ente Parchi ha inviato una comunicazione alla Regione Emilia-Romagna, ai comuni interessati dall'intervento e ai comandi dei Carabinieri Forestali, chiedendo il coinvolgimento delle autorità competenti per i rilievi e la verifica di eventuali violazioni, mettendo a disposizione il proprio personale di vigilanza.

La Regione Emilia-Romagna ha risposto con una nota del 13 agosto scorso, spiegando che "all'interno della cassa verranno ricreati 5 nuovi isolotti pronti ad accogliere 2.600 arbusti di specie autoctone; si realizzeranno punti di posa e nidificazione per uccelli acquatici e sui fondali saranno poste ceppaie per diversificare gli habitat sommersi per le specie ittiche presenti".

Sul caso sono intervenuti anche i consiglieri regionali Silvia Zamboni (Europa Verde) e Stefano Bargi (Lega), che hanno chiesto chiarimenti all'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna. Zamboni ha domandato se le prescrizioni stabilite nel provvedimento di autorizzazione siano state rispettate, sollecitando il ripristino dei percorsi a piedi e in bici. Bargi, invece, ha chiesto informazioni sull'andamento delle verifiche tecniche, sull'identità dei responsabili di eventuali violazioni e sulle azioni che la Regione intende intraprendere per sanare i possibili danni.

Anche il sindaco di Marzaglia, Massimo Mezzetti, ha espresso il desiderio di ottenere maggiore chiarezza sulla vicenda, convocando Aipo in Comune dopo un acceso dibattito in Consiglio comunale in seguito all'interpellanza di Piergiulio Giacobazzi, capogruppo di Forza Italia.

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