Soliera: Mostra in Castello Campori, sabato 23 novembre una giornata speciale
Sabato 23 novembre doppio appuntamento al Castello Campori di Soliera che ospita la mostra “Lorenzo Bonechi. Il codice del sacro”, a cura di Antonio Natali e Giovanni Bonechi (figlio dell’artista), promossa dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori, in collaborazione con l’archivio Lorenzo Bonechi e la galleria d’arte Il Ponte di Firenze.
Si tratta di una data particolarmente significativa per l’esposizione perché esattamente trent’anni fa, il 23 novembre 1994, l’artista toscano perdeva improvvisamente la vita, a neanche 40 anni.
Per l’occasione, nel pomeriggio, viene proposta una doppia visita guidata: la prima, alle ore 16, all’acetaia comunale, allestita sempre in una delle sale del Castello, a metà altezza rispetto allo scalone d’ingresso; la seconda, alle ore 17, nelle sale del piano nobile dove sono esposte trenta opere, in un originale percorso tra le diverse fasi della ricerca espressiva di Lorenzo Bonechi: dal ruolo centrale che riveste il disegno come pratica originaria e perentoria, all’utilizzo delle tecniche di incisione calcografica; dai dipinti materici di figurazione gestuale, di medio e grande formato, alle tempere su carta; oltre ai quaderni dell’artista provenienti dall’Archivio Lorenzo Bonechi e alla proiezione di un filmato che lo ritrae nell’atelier.
Il percorso espositivo mostra la varietà delle cifre stilistiche espressive e delle tecniche da lui adottate nel corso della sua breve ma intensa carriera, informata al recupero e alla rilettura originale della tradizione: dall’arte bizantina a quella del Trecento e Quattrocento.
Lorenzo Bonechi fu partecipe del clima di fermento culturale degli anni Ottanta del Novecento, alimentato dalle proposte dell’Anacronismo e della Pittura colta. Nelle opere si potranno cogliere temi e sentimenti che sono il fulcro della poetica dell’artista: a cominciare dal suo stretto legame con la natura e la cultura delle terre natie, e poi il senso della continuità fra la storia e la cronaca, che si manifesta nei cortei di figure, nelle architetture e nei paesaggi; e finalmente la continua aspirazione a indagare il mistero del divino e la sacralità dell’esistenza.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà corredata da un catalogo, con i saggi critici dei curatori, approfondimenti, fotografie di archivio e delle opere allestite al Castello Campori.