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Campogalliano: Arrestati due giovani con un chilo di Cocaina sull'Autostrada del sole

Due giovani albanesi, residenti a Magenta, sono stati arrestati dalla Polizia Stradale di Modena dopo essere stati trovati in possesso di oltre un chilo di cocaina nascosta nella loro auto. I ragazzi, di 21 e 26 anni, sono stati fermati nei pressi di Campogalliano durante un normale controllo autostradale. Apparendo particolarmente nervosi, gli agenti hanno perquisito l’auto e, sotto la moquette del bagagliaio, hanno scoperto un chilogrammo di cocaina.

Entrambi sono stati arrestati in flagranza di reato e portati al carcere di Modena, dove sono detenuti in attesa di ulteriori accertamenti. L'arresto è stato convalidato con l’applicazione della custodia cautelare.

Dietro a questo arresto potrebbe esserci qualcosa di più ampio: non si esclude che la Polizia Stradale fosse stata informata in anticipo su chi cercare e dove trovare la droga. I telefoni cellulari dei due giovani e alcune centinaia di euro in contanti sono stati sequestrati e gli investigatori stanno esaminando la possibilità che i due facessero parte di una rete di spaccio più grande.

Progetto Campogalliano: La sicurezza delle Casse di Espansione? Un problema irrisolto

In risposta all’interrogazione della Lista Civica “Progetto Campogalliano” del 28 agosto sulla sicurezza delle Casse di Espansione del Secchia, l’Amministrazione comunale ha confermato i dati riportati, citando il cambiamento climatico come causa dell’intensificazione di eventi meteorologici estremi. Tuttavia " Progetto Campogalliano" contesta queste affermazioni, concentrandosi sui fatti.

Secondo ARPAE, le recenti piene, inclusa quella del giugno 2024, hanno raggiunto solo picchi di portata TR20 (piene piccole), evidenziando che le casse di espansione sono attualmente inadeguate. I lavori in corso mirano a portare la sicurezza a piene TR50, ma non garantiscono la protezione necessaria per eventi di maggiore intensità.

La Lista Civica sottolinea anche la mancanza di controlli sui lavori in corso, che hanno portato al taglio eccessivo di bosco, e critica l’Amministrazione per non aver affrontato efficacemente i problemi di sicurezza idraulica.

Comunicato completo dalla Lista Civica

Nel riscontro alla nostra interrogazione dello scorso 28 agosto sul tema Sicurezza delle Casse di Espansione del Secchia, sulle tempistiche di messa in sicurezza delle stesse, l'Amministrazione con una nota del 25 settembre
scorso risponde riprendendo la nostra interrogazione e confermando tutti i dati da noi riportati nella stessa, l'unica nota in più è la seguente:
“Il cambiamento climatico, come confermato anche dalla comunità scientifica, nell’ultimo decennio ha fatto registrare una intensificazione degli eventi meteorici estremi anche in periodi tradizionalmente non caratterizzati da forti precipitazioni. Si ricordano in particolare gli eventi del 2017, 2020, 2023 e la recente piena del 24-25 Giugno 2024 che ha mostrato il raggiungimento dei massimi livelli storici nelle sezioni idrografiche di riferimento per il nostro Territorio Comunale oltre che una eccezionale rapidità di raggiungimento dei picchi massimi di portata”.

Intanto la comunità scientifica che si cita qual è? Hanno dei nomi o sono delle fonti?
Proviamo a lasciare da parte per un attimo il cosiddetto “cambiamento climatico” e proviamo a focalizzarci sui dati di fatto.
Da dati ufficiali, infatti ci risulta per esempio, citando le date di Maggio 2023 nei giorni dell'alluvione che ha colpito duramente la Romagna, che nelle nostre zone (fonte ARPAE) il valore di portata a Rubiera fosse di 2,3 cioè 800
metri cubi al secondo quando la soglia di una piena piccola è circa 1300 mc.
Quindi stiamo parlando di piogge non rilevanti.
Proseguiamo con l’ultima “piena” che viene citata dall'Amministrazione del 24-25 giugno scorso la portata era di poco più che TR20 (piena medio piccola, Fonte Arpae) e solo un picco è stato registrato a questa soglia in queste date mentre il resto dei rilievi risultano molto più bassi.
Poi chiediamoci perchè ha fatto danni e spesso ci si allaga: il perchè si evince dai documenti Regionali, di Aipo e anche dai dati che riporta il Comune di Campogalliano stesso nella risposta alla nostra interrogazione, ovvero che siamo attualmente in sicurezza per una piena con tempo di ritorno TR20 cioè 20 anni (piene piccole).
I lavori che sono iniziati ad agosto scorso sono per la messa in sicurezza su piene di TR50 (piene medie) non hanno nulla a che fare con la sicurezza vera che dovrebbe essere almeno di TR100 (come stanno facendo a Parma).
Altre “comunità scientifiche” ci dicono che in realtà ciclicamente queste fasi si ripresentano (è successo anche in passato), però parlare di catastrofi dovute al clima (nelle nostre zone e allo stato attuale) è mettere la testa
sotto la sabbia e non prendersi responsabilità. Possiamo lasciare il clima in pace, in questo contesto non c'entra e diciamo le cose come stanno, come dicono gli atti di Regione, Comuni, Aipo ecc...

LA SICUREZZA CON LE NOSTRE CASSE DI ESPANSIONE NON C'E' ! E allo stato attuale questo è un fatto certo…
I lavori che sono iniziati pochi mesi fa dureranno almeno 7 anni, così è scritto nella VIA del 2022 (se non ci saranno interruzioni, varianti in corso d'opera, finanziamenti ecc) ed anche alla fine di queste fasi saremo in sicurezza solo per piene TR50 (come scritto sempre negli atti ufficiali pubblicati), quindi sarebbe il caso di prendersi delle responsabilità e ammettere la realtà.... Sì, a volte piove anche forte ma non sono eventi eccezionali che hanno provocato danni in giugno 2024 e nel maggio 2023 nella zona nostra del Secchia...quello che provoca danni è la mancata messa in sicurezza delle casse di espansione le quali sono idonee al momento solo per portate TR20.
L'Amministrazione Comunale (nella risposta del 25 settembre scorso) afferma come durante le piene avesse attivato la protezione civile fosse in costante collegamento con la Regione ecc, ma questo era atto dovuto e
dovere civico... e NON RILEVA NULLA per la sicurezza delle casse che continuano a non essere adeguate...

Un cenno ai controlli sui lavori iniziati ad AGOSTO 2024 sull'alveo del fiume. Chi doveva controllare la ditta esecutrice che eseguiva il taglio del bosco nell'alveo e a ridosso del fiume? Ditta che alla fine ha preso la colpa dell'accaduto, perché è quella che ha tagliato dai 5 ai 10 ettari in più del dovuto...Ditta che però doveva essere controllata, ante, durante e post opera.
Come si legge nella Delibera della Giunta Regionale n. 177 /2022 –
PROVVEDIMENTO AUTORIZZATORIO DI VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE ADEGUAMENTO DEI MANUFATTI DI REGOLAZIONE E SFIORO DELLA CASSA DI ESPANSIONE DEL FIUME SECCHIA (Delibera citata dallo stesso Comune
di Campogalliano in risposta alla nostra interrogazione del 28 agosto) “i monitoraggi sulle componenti faunistiche e vegetazionali di interesse comunitario dovranno essere effettuate in fase ante operam, in corso d'opera e post opera”.

E chi doveva controllare la ditta esecutrice dei lavori? Lo dice sempre la delibera della Giunta Regionale appena citata: una serie di enti tra cui è citato anche il Comune di Campogalliano...
Ricordiamo che, Aipo, il giorno dopo la presentazione della nostra interrogazione, il 29 agosto ha interrotto i lavori per effettuare controlli sui tagli del bosco. Il bosco è stato tagliato più del dovuto... nessuno ha controllato....in pratica è successo questo... non sono stati fatti i dovuti controlli che erano menzionati nelle delibere regionali.
Come già successo per l’alluvione in Romagna a primavera 2023 non si è sentita una sola voce di autocritica da parte della Regione sulla mancata gestione idraulica dei fiumi e sulla massiccia antropizzazione del territorio degli ultimi decenni; qui nel nostro piccolo assistiamo al solito scarica barile “italico”

Insomma la risposta data dall'Amministrazione non ci ha soddisfatto, non fa che ripetere le premesse della nostra interrogazione senza dare risposte certe, senza ammettere i fatti scritti e documentati.

Lista Civica “Progetto Campogalliano”
Andrea Setti
Valeria Palazzo


Sciopero alla Energica Motor Company di Soliera: Lavoratori in Presidio per Salvaguardare il Futuro dell'Azienda

Il 3 ottobre 2024, i lavoratori della Energica Motor Company di Soliera, azienda innovativa specializzata nella progettazione e produzione di moto elettriche, sono scesi in sciopero insieme alla Fiom Cgil. Il presidio si è tenuto davanti ai cancelli dell'azienda in via Scarlatti, esprimendo il forte malcontento dei dipendenti per la difficile situazione economica in cui versa l’azienda.

La Energica Motor Company, che attualmente conta circa 50 addetti, ha subito un drastico calo di personale rispetto ai 149 dipendenti impiegati nel 2023. Da mesi, l’azienda sta affrontando una crisi finanziaria dovuta a decisioni gestionali che hanno portato a un aumento sproporzionato dei costi, compromettendo la capacità dell’impresa di reggere nel competitivo settore delle moto elettriche, caratterizzato da rapidi sviluppi tecnologici e forte concorrenza.

Nonostante l’alto livello di professionalità e competenze interne, la crisi ha reso necessario il ricorso agli ammortizzatori sociali, con l’introduzione di un contratto di solidarietà. Negli ultimi mesi, i lavoratori hanno percepito retribuzioni ridotte, in parte pagate direttamente dall’Inps, e stanno ancora aspettando i pagamenti relativi alla cassa integrazione. La situazione ha creato un clima di incertezza e disagio tra i dipendenti, molti dei quali stanno affrontando difficoltà economiche personali.

La Fiom Cgil ha richiesto l’intervento della Regione Emilia-Romagna, che ha prontamente convocato un tavolo di confronto con la proprietà, fissato per il 9 ottobre. L’obiettivo è quello di approfondire le cause della crisi e cercare soluzioni che possano rilanciare l’azienda, evitando un ulteriore aggravarsi della situazione.

Nel caso in cui non emergano vie d’uscita concrete dal tavolo regionale, la Fiom Cgil e i lavoratori non escludono la possibilità di intraprendere nuove azioni di protesta per difendere i loro diritti e il futuro della Energica Motor Company, realtà industriale riconosciuta per la sua innovazione nel settore delle due ruote elettriche.

Ritorna il Corso di Lingua e Cultura Italiana a Campogalliano

Il Comune di Campogalliano ha annunciato il ritorno dei corsi di lingua e cultura italiana, un appuntamento che prenderà il via nell’ottobre 2024 e proseguirà fino a maggio 2025. Le lezioni si terranno presso l'oratorio ANSPI “Sassola”, offrendo a partecipanti di ogni età e provenienza l’occasione di apprendere la lingua italiana e scoprire le ricchezze della cultura del Bel Paese.

Le iscrizioni e il test d'ingresso avranno luogo lunedì 7 ottobre, dalle 9:00 alle 11:00 e nel pomeriggio dalle 14:00 alle 16:00, sempre presso la sede del corso. Gli incontri si terranno due volte a settimana, il lunedì e il mercoledì, con lezioni mattutine dalle 9:00 alle 12:00 e sessioni pomeridiane dalle 14:00 alle 16:00.

Con un costo annuale di soli 20 euro, che include anche l’attestato di partecipazione al termine del percorso, il corso rappresenta un’opportunità imperdibile per chi desidera avvicinarsi alla lingua italiana o perfezionare le proprie competenze, immergendosi in un ambiente accogliente e stimolante.

Il progetto è finanziato dal Comune di Campogalliano e riflette l’impegno della comunità a promuovere l’inclusione e la cultura. Gli organizzatori si aspettano una grande partecipazione da parte della cittadinanza e degli interessati, sperando di attrarre un numero crescente di iscritti.

Per maggiori informazioni, è possibile contattare il numero 339 6872445.

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