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Carpi: una società di giochi chiede circa 300mila euro al Comune

Il Comune di Carpi si prepara a un nuovo giudizio davanti al Consiglio di Stato nella causa che lo vede contrapposto a una società del settore giochi.

Come riportato dalla Gazzetta di Modena, tutto nasce dall’ordinanza del 2020, firmata dal sindaco, che limitava gli orari di accensione delle slot machine per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo. Dopo l’annullamento dell’ordinanza, la società ha chiesto un risarcimento di circa 300mila euro per presunte perdite economiche.

Le perdite, secondo l’azienda, derivavano da canoni d’affitto, spese per il personale e mancati incassi nei periodi tra l’autunno 2020 e il 2021. Il Tar aveva respinto la richiesta, ma la società ha fatto ricorso al Consiglio di Stato.

Il Comune si è costituito in giudizio per resistere, sostenendo che l’impresa non aveva chiesto la sospensione dell’ordinanza e che le perdite erano legate più alla pandemia che ai limiti orari.

L’esito del nuovo ricorso determinerà se il Comune dovrà versare o meno quasi 300mila euro di risarcimento alla società.