Accogliere e ascoltare, senza giudicare, chi vive un momento di fragilità. È questa la missione di “Anche tu puoi”, il progetto di ascolto breve e supporto psicologico promosso da Croce Blu di Carpi presso la sede di via Marchiona 1, grazie all’impegno di volontari e professionisti.
Dalle radici alla nuova fase del progetto
Il progetto è nato nel 2022, in piena pandemia, quando Croce Blu ha registrato una crescente domanda di sostegno che andava oltre l’aiuto materiale. Forte di 25 anni di esperienza sul territorio, l’associazione ha saputo intercettare un bisogno di ascolto e di accompagnamento, dando vita a momenti di supporto socio-psico-pedagogico e creando “Anche tu puoi”, che offre gratuitamente colloqui individuali e familiari con professionisti.
Finanziato inizialmente dalla Regione Emilia Romagna e patrocinato dal Comune di Carpi, il progetto si è concluso nel 2024 con risultati molto positivi: numerose richieste di colloqui hanno confermato l’utilità del servizio.
Il sostegno dell’Unione Terre d’Argine
Dal 2025, “Anche tu puoi” è sostenuto dall’Unione Terre d’Argine, con un contributo di 10 mila euro del Comune di Carpi, e integrato con i Servizi sociali. L’accesso avviene oggi tramite invio dei Servizi sociali, ma la sostanza non cambia: accogliere le persone in difficoltà e offrire ascolto e sostegno psicologico.
Il progetto si avvale della collaborazione con Ausl e orienta i cittadini verso i servizi già attivi sul territorio, come lo psicologo di comunità nelle Case della comunità, il Centro per le famiglie e il Consultorio. A garantire il servizio sono assistenti sociali, psicologi, psicoterapeuti ed educatori.
Un obiettivo chiaro: prevenzione e cura
Gli operatori di Croce Blu sottolineano:
“L’obiettivo è estendere la cura al bisogno affettivo-relazionale del cittadino, rispondere al disagio giovanile, accogliere minori, adulti e anziani in un contesto di prevenzione primaria, che può intercettare le necessità della comunità prima che si trasformino in condizioni patologiche. Tutto questo nel massimo rispetto della riservatezza”.
Anche l’assessora alle Politiche sociali e sanitarie, Tamara Calzolari, evidenzia la necessità del progetto:
“Potenziare le occasioni di accoglienza e di ascolto è un impegno che abbiamo assunto consapevoli della crescente domanda di supporto psicologico emersa dopo la pandemia. È fondamentale accompagnare le persone sia nei bisogni lievi, risolvibili con brevi colloqui, sia in quelli più intensi che richiedono un orientamento verso i servizi sanitari”.