Oltre cento controlli nel centro storico durante l’estate, sette cittadini multati per consumo di alcolici in aree pubbliche e tre sanzioni amministrative a esercizi di vicinato per irregolarità come mancata omologazione della bilancia, esposizione dei prezzi o carenze igieniche. Sono i numeri illustrati dall’assessora alla Sicurezza Paola Poletti nel corso del Consiglio comunale del 30 ottobre, in risposta a un’interrogazione del consigliere Giulio Bonzanini (Lega).
I controlli e i provvedimenti
Nel dettaglio, le verifiche della Polizia Locale hanno portato anche a un esercente sanzionato per la vendita di alcolici oltre la mezzanotte e due per vendita in contenitori di vetro dopo le 22.
Con l’arrivo dell’autunno, i monitoraggi sono proseguiti e hanno condotto a due sospensioni di licenza, una per un negozio di vicinato e una per un pubblico esercizio, grazie al lavoro congiunto di Forze dell’ordine e Polizia locale.
Pattugliamenti e piano coordinato
L’assessora Poletti ha sottolineato come, oltre ai controlli, sia stato rafforzato il presidio del territorio:
“Abbiamo intensificato la presenza costante e visibile di tutte le forze di polizia – ha spiegato – condividendo un Piano coordinato di controllo del territorio. Sono stati attivati anche servizi di pattugliamento in bicicletta e avviato un confronto diretto con i titolari degli esercizi per garantire il rispetto delle regole.”
Le ordinanze non bastano
Rispondendo al riferimento del consigliere Bonzanini alle ordinanze di chiusura anticipata adottate in altri Comuni, Poletti ha evidenziato i limiti di tali misure:
“Questi provvedimenti – ha spiegato – spostano il problema senza risolverlo. Appena scadono, i comportamenti indesiderati si ripresentano altrove. Servono interventi strutturali e non solo restrizioni temporanee.”
Le difficoltà normative
L’assessora ha poi chiarito i motivi per cui non è stato attuato l’ordine del giorno del 2021, che chiedeva di utilizzare il decreto legislativo 222/2016 per limitare l’apertura di specifiche categorie merceologiche in centro storico:
“Il Comune può vietare nuove aperture solo se dimostra l’incompatibilità con la tutela del patrimonio culturale, e serve l’intesa con Regione, Soprintendenza e associazioni di categoria. Inoltre, il provvedimento colpirebbe indiscriminatamente tutte le attività del settore, anche quelle virtuose.”
La replica dell’opposizione
Il consigliere Bonzanini si è dichiarato solo parzialmente soddisfatto, sostenendo che la chiusura anticipata, pur non risolutiva, “aiuta i controlli e rafforza la presenza della Polizia locale”, chiedendo all’amministrazione di “utilizzare tutti gli strumenti disponibili per tutelare il decoro e la sicurezza del centro storico”.








