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“Un argine all’azzardo” la prevenzione sul territorio dell’Unione Terre d’Argine non va in vacanza

Sul territorio dell’Unione Terre d’Argine, grazie al progetto “Un argine all’azzardo”, la prevenzione contro il gioco d’azzardo patologico non si ferma nemmeno d’estate. Anche nei mesi estivi restano attivi gli sportelli gratuiti di consulenza sul sovraindebitamento, di ascolto psicologico e i gruppi di sostegno per giocatori patologici e familiari.
Info e contatti sono disponibili su: www.unargineallazzardo.it.

Il progetto è promosso da Unione Terre d’Argine, Ausl, Centro Servizi Volontariato Terre Estensi, Federconsumatori, Ceis, Centro sociale Papa Giovanni XXIII e Dedalo, con l’obiettivo di contenere le conseguenze dell’abuso di gioco in termini di salute, disagi familiari e impatti economico-sociali.

«Il lavoro di rete tra pubblico e terzo settore è la chiave di volta per supportare adeguatamente i cittadini con problemi di gioco d’azzardo patologico», spiega Valeria Lodi, del CSV Terre Estensi, coordinatrice del progetto.
«Con “Un Argine all’Azzardo” stiamo costruendo un approccio globale e integrato».

Numeri in crescita: consulenze, ascolto e sostegno

Ad oggi sono circa 300 le persone che hanno usufruito del servizio di consulenza sul sovraindebitamento, spesso con più di un incontro per affrontare situazioni debitorie complesse. Emergono con frequenza difficoltà di accesso al credito, uso inconsapevole del denaro e problematiche legate alla ludopatia.

  • 30 persone frequentano gli sportelli di ascolto psicologico

  • 17 partecipano al gruppo per giocatori d’azzardo

  • 15 frequentano i gruppi di sostegno per familiari

Prevenzione nelle scuole: dati allarmanti

Ampio spazio è dedicato anche alla sensibilizzazione nelle scuole. Secondo i dati CNR e Avviso Pubblico, nel 2023 il 53% degli studenti tra i 15 e i 19 anni ha giocato d’azzardo almeno una volta: quasi 800.000 sono minorenni e 120.000 presentano un profilo problematico, di cui oltre la metà minorenni.

Nell’ultimo anno scolastico, i partner del progetto hanno incontrato circa 500 studenti delle scuole dell’Unione. Inoltre, a maggio è stato inviato alle scuole secondarie il questionario “Genitori in rete” di Federconsumatori, per indagare le percezioni dei genitori sui rischi del gioco, fisico e online, vissuti dai figli.

Il questionario segue l’iniziativa “Il grande gioco della rete”, già compilato da 1.553 ragazze e ragazzi, che ha restituito un quadro preoccupante del rapporto tra adolescenti e azzardo sul territorio.

Un impegno che non si ferma

«La sfida del contrasto all’azzardo, soprattutto online, richiede un impegno costante», dichiara Riccardo Righi, Sindaco di Carpi.
«Con il progetto “Un argine all’azzardo” abbiamo costruito un percorso solido, che non si interrompe in estate: sportelli, gruppi e comunicazione restano attivi per informare e sostenere famiglie e ragazzi».

«Il gioco patologico è una vera patologia comportamentale con basi biologiche», sottolinea Massimo Bigarelli, Direttore del Servizio Dipendenze Patologiche Area Nord – Ausl Modena.
«Gli interventi includono monitoraggio economico, percorsi sanitari e anche ricoveri. Ma è cruciale affiancare sempre la prevenzione, in particolare nelle scuole».